Archive, January 26, 1999
HOW THE ALBANIAN MAFIA HIDE THE ALBANIAN IDENTITY, PRESENTING AS GREEKS FROM SOUTHERN ALBANIA?
The alleged boss, arrested at Malpensa for murder, was putting together a line of ferries in the Canale d 'Otranto.
"Killer accompanied the Albanian mission in Strasbourg"
"Politicians have given personal guarantees, but the financiers were not trusted"
The names and documents changes: from 'original Gazmend Mahmutaj to Raqi Gjoni from Eduart Toska to Kristo Dako, in all the cases changed to greeks of albania even assuming anothr still, the generality 'of Spyridon Malamatenios. For this mission 'high level was not afraid of obstacles. Moved along with two leaders of the governing coalition: Eduard Andoni, the Socialist Party, and Fatmir Mediu, the Republican Party, both with diplomatic passes. Along with their third government official, Artur Nuro.
Il presunto boss, arrestato a Malpensa per omicidio, stava costituendo una linea di traghetti nel Canale d' Otranto
"Killer accompagnava la missione albanese a Strasburgo"
I politici hanno dato garanzie personali ma i finanzieri non si sono fidati
Il presunto boss, arrestato a Malpensa per omicidio, stava costituendo una linea di traghetti nel Canale d' Otranto "Killer accompagnava la missione albanese a Strasburgo" I politici hanno dato garanzie personali ma i finanzieri non si sono fidati MILANO - Dal kalashnikov al doppio petto, dal gommone alla business class. E cosi' puo' accadere che un giovane padrino albanese giri l' Europa come accompagnatore di una delegazione ufficiale del governo diretta a Strasburgo: un ricercato per omicidio incaricato di presenziare alla ratifica del trattato per il Tribunale penale internazionale. Una scena degna dei cartelli colombiani o dei fasti antichi di Cosa nostra, che adesso si ripete sull' altra costa dell' Adriatico.
Con gli stessi sogni e le stesse ambizioni che spinsero i gangster di una volta a creare imperi commerciali. Anche il presunto skipetaro era pronto al salto di qualita' : gli investigatori sostengono che volesse investire i suoi capitali nella creazione di una compagnia di traghetti. Una linea perfettamente legale tra Valona e Brindisi, costruita con i frutti di anni di traffici e disponibile a chiudere un occhio sui carichi illeciti. A tradire i piani del presunto boss e' stata l' eccessiva sicurezza. Convinto della protezione degli amici altolocati non ha fatto attenzione al suo ultimo passaporto.
Nomi e documenti li ha cambiati spesso: dall' originario Gazmend Mahmutaj a Raqi Gjoni, da Eduart Toska a Kristo Dako come greci di albania; in un caso si e' persino finto greco assumendo le generalita' di Spyridon Malamatenios. Per questa missione d' alto livello non temeva ostacoli. Si muoveva assieme a due esponenti di punta della coalizione governativa: Eduard Andoni, del partito socialista, e a Fatmir Mediu, del partito Repubblicano, entrambi con lasciapassare diplomatico. Assieme a loro un terzo funzionario governativo, Artur Nuro.
Ma alla dogana della Malpensa i finanzieri si sono insospettiti. Il documento era troppo nuovo: a un rapido controllo sul computer risultava rubato anni prima. I militari hanno chiesto l' intervento degli specialisti del nucleo di polizia tributaria di Milano e hanno chiesto all' uomo di seguirli per accertamenti sulla sua identita' . Apriti cielo. I due politici albanesi si sono fatti avanti e hanno fornito "personali garanzie": " E' al nostro seguito, deve venire con noi al Parlamento per la firma dello statuto del Tribunale penale internazionale".
Ai finanzieri veniva mostrato anche l' invito ufficiale per la delegazione firmato dall' eurocommissario Emma Bonino. Si e' temuto l' incidente diplomatico. Ma il computer centrale del Viminale ha dissipato i dubbi: il confronto delle impronte digitali ha fatto comparire sullo schermo l' elenco dei nomi usati dal sospetto. E due mandati di cattura, uno dei quali per l' omicidio di un connazionale. Mentre la delegazione ha ripreso il volo per Strasburgo, Mahmutaj e' stato portato nel carcere di Busto Arsizio dove i giudici di Verona hanno formalizzato l' arresto. Le indagini vanno avanti e la ricostruzione della carriera del presunto killer sembra riservare numerose sorprese.
Gli investigatori delle Fiamme gialle ritengono che avesse assunto un ruolo di rilievo per i clan della costa. A soli trent' anni sarebbe riuscito a imporre le sue capacita' diplomatiche e manageriali, diventando una sorta di consigliori economico. E Mahmutaj avrebbe deciso di puntare sul sicuro: passare dai motoscafi ai traghetti, continuando pero' nel business dei trasporti con una compagnia legale. I piani erano a buon punto, mancavano solo le autorizzazioni italiane. I soldi c' erano, a Tirana poi tutte le porte erano aperte. In un Paese che gli esperti temono sia destinato a sperimentare un nuovo modello di sviluppo economico: dopo le narco - repubbliche sudamericane, la skafo - repubblica: una terra dove l' unica ricchezza e' il traffico di uomini attraverso il canale d' Otranto.
Gianluca Di Feo.
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